Le ragazze di convitto: una storia dimenticata tra Italia e Svizzera.

L'autrice Yvonne Pesenti Salazar presenta il suo libro

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Berna Arte e Cultura ha il piacere di ospitare a Berna Yvonne Pesenti Salazar per la presentazione del suo libro Ragazze di convitto. Emigrazione femminile e convitti industriali in Svizzera. L’evento sarà moderato dalla Dr. phil. Miriam Nicoli. 

In occasione dell’imminente giornata internazionale della parità di genere, con questa presentazione diamo spazio alla storia di migliaia di giovani ragazze che tra il 1890 e il 1950 sono emigrate nella Svizzera centrale per cercare occupazione nelle fabbriche tessili,  in condizioni lavorative e di vita difficili.

Giovedì 12 giugno 2025

Ore 18.30, segue aperitivo offerto.

Kornhausbibliothek, Berna

La partecipazione è libera per i soci di Berna Arte e Cultura.

Per i non soci di Berna Arte e Cultura è richiesto un contributo di CHF 10.-.

È gradita l’iscrizione tramite formulario sottostante.

 

Per chi lo desidera, dopo l’evento sarà possibile unirsi per una cena conviviale. Informazioni dettagliate seguiranno.

Iscrizione

*Il costo della cena è a carico dei singoli partecipanti.

Ha conseguito il dottorato in storia all’Università di Zurigo. 

Dal 1994 al 1999 è stata responsabile della redazione di lingua italiana del Dizionario storico della Svizzera. Dal 1999 al 2017 ha diretto il Percento Culturale Migros Ticino. 

È stata vicepresidente della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia dal 1993 al 2005. 

Dal 2021 è presidente degli Archivi Donne Ticino. 

Da sempre interessata alla ricerca nell’ambito della storia delle donne, ha pubblicato: 

  • Beruf: Arbeiterin. Soziale Lage und gewerkschaftliche Organisation der erwerbstätigen Frauen aus der Unterschicht in der Schweiz, Zürich 1988. 
  • Femminile plurale. Itinerari di storia delle donne in Svizzera dall’Ottocento a oggi 
    Lugano 1992.

È coautrice del documentario televisivo Ragazze di convitto, del 1989, prodotto dalla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana.

Ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Losanna nel 2011, specializzandosi in storia culturale delle scienze e storia del libro, con esperienze presso istituzioni come l’École nationale supérieure des sciences de l’information et des bibliothèques di Lione e l’Università Rennes 2. Ha pubblicato opere significative come “Les savants et les livres” (2013) e ha curato diversi volumi, tra cui “La Collection éditoriale” (2021). Tra il 2011 e il 2013 ha partecipato al progetto “A Literary Tour of France” di Robert Darnton. Con un finanziamento FNS, ha lavorato sulla Banca dati svizzera delle scritture personali, redigendo oltre 150 records. La sua ricerca si è concentrata su ego-documenti e storia di genere, portando a pubblicazioni come la cronaca delle orsoline di Bellinzona (2021) e il volume “Women’s Voices” (2023). Attualmente, studia le relazioni di coppia nelle regioni alpine tra XVIII e XIX secolo e approfondisce la storia delle donne nel mondo del libro in Svizzera tra l’Antico Regime e il XX secolo.

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Ragazze di convitto. Emigrazione femminile e convitti industriali in Svizzera​

Tra il 1890 e il 1950, migliaia di giovani ragazze provenienti dal Ticino, dal Grigioni italiano e dalle regioni più povere del Norditalia sono emigrate, da sole o in piccoli gruppi, verso i cantoni più industrializzati della Svizzera centrale e orientale per cercare lavoro nelle fabbriche tessili. Poiché erano minorenni, venivano alloggiate in grandi strutture – i convitti industriali – gestiti da religiose cattoliche. La collaborazione tra gli imprenditori svizzeri e la Chiesa cattolica, che coniugava paternalismo aziendale e assistenzialismo religioso, è durata oltre un secolo. Contrariamente a quanto dichiaravano i loro promotori, i convitti non erano istituzioni filantropiche, ma vere e proprie strutture di internamento, dove centinaia di operaie giovanissime vivevano in condizioni di totale isolamento, sottoposte a un ferreo regime disciplinare che vietava ogni interazione con l’ambiente circostante. Questo singolare fenomeno migratorio tutto declinato al femminile è stato a lungo ignorato dalla storiografia. Yvonne Pesenti Salazar ne ha ripercorso le tappe essenziali, grazie a una ricca congerie di fonti e documenti storici e alle numerose testimonianze orali di donne, ormai tutte scomparse, che nella prima metà del Novecento hanno passato gli anni della gioventù in convitto.