Fin dai tempi del movimento Futurista, Milano è l’emblema per eccellenza del progresso, delle nuove costruzioni, dell’edilizia che nel tempo ne ha modificato l’aspetto, proponendo sempre nuove soluzioni architettoniche. Era il 1910 quando Boccioni si ispirò alla città di Milano per dipingere la celebre opera “La città che sale“, celebrazione della Milano Nuova, della Milano moderna.

Ma quanto sappiamo oggi del modo in cui la città sta cambiando?

 Una visita guidata nelle zone nuove di Milano diventa allora un ottimo mezzo per comprendere a fondo le ragioni storiche di questi mutamenti e per capire in quale direzione, ideale, artistica e sociale, questi grandi mutamenti urbanistici ed architettonici si stanno muovendo.

Tra arte, storia, urbanistica e architettura, la visita guidata vi porterà alla scoperta di un quartiere di una Milano fiera, in cui dal “vecchio” Pirelli al nuovo grattacielo di Pelli, dalla nuovissima piazza Gae Aulenti al Bosco Verticale abbondano i record e i primati, dal grattacielo più innovativo, a quello che sperimenta nuove tipologie costruttive a quello che, meglio di tutti, si rivela “autosufficiente”, in una sfida tra architetti di fama internazionale. 

N.B. La visita non prevede salite sui grattacieli perché l’accesso al pubblico è consentito solo in occasioni speciali.

CityLife è un progetto nato per la riqualificazione di un’area urbana di oltre 225.000 metri quadrati, dove fino al 2005 sorgeva la Fiera Campionaria di Milano. 

Nuovi edifici dal design innovativo e dotati di domotica, centri commerciali, un grande parco alberato, piste ciclabili e la più vasta area pedonale di Milano (tra le maggiori in Europa) sono la risposta della città al concetto di sostenibilità urbana.

Tre architetti di fama mondiale hanno collaborato per dare un nuovo volto a questo quartiere: l’architetta anglo-irachena Zaha Hadid, che ha progettato sia le palazzine residenziali che la torre definita dai milanesi lo Storto. Gli edifici  presentano alti livelli di innovazione tecnologica ed architettonica come, per esempio, riscaldamento e climatizzazione regolati da un impianto geotermico, associato a un sistema di teleriscaldamento e dove l’acqua utilizzata viene recuperata per l’irrigazione delle aree verdi comuni e per gli scarichi dei servizi igienici; l’architetto giapponese Arata Isozaki, il quale ha progettato la torre che porta il suo nome e che, con i suoi 50 piani risulta, al momento, l’edificio più alto in Italia. Sulla sua sommità è stata installata una copia della Madonnina, simbolo civico e religioso della città; infine l’architetto polacco, naturalizzato statunitense, Daniel Libeskind che ha progettato la torre di 175 metri, soprannominata “il Curvo”, sede della multinazionale PricewaterhouseCoopers (Pwc).

I tre grattacieli, il Dritto (Arata Isozaki) lo Storto (Zaha Hadid) e il Curvo (Daniel Libeskind), sono il simbolo del quartiere più moderno di Milano.