L'italiano in Svizzera: intervista alla Prof. Dr. Silvia Natale
Il 4 novembre, su Radio Bern RaBe: Piazza italia la Professoressa di Linguistica italiana, Silvia Natale, è stata ospite di un’intervista dove ha parlato della sua ricerca sulla lingua italiana in Svizzera. A moderare l’intervista è stata Debora Domenicali, Vice Presidente di BAC.
La Prof. Dr. Silvia Natale è professoressa straordinaria di Linguistica italiana, co-direttrice dell’Istituto di Lingua e Letteratura italiana all’Università di Berna.
Ascolta l'intervista
Prima parte:
Seconda parte:
Beckeria, Ticketteria, Schreineria, quante volte avete già sorriso leggendo queste parole? È facile imbattersi in insegne di questo tipo, camminando per le strade delle nostre città.
Queste sono alcune delle tracce dell’italianità on the road che il professore Sandro Cattacin
dell’Università di Ginevra ha evidenziato durante il convegno multidisciplinare dal titolo La
migrazione italiana in Svizzera nella storia, organizzato dal Dipartimento di Linguistica
dell’Università di Berna.
L’Italiano, in Svizzera, è dappertutto: oltre agli 800mila italofoni, ossia persone che dichiarano di parlare l’italiano come lingua principale o secondaria, c’è anche l’italiano degli altri, fatto di quelle parole rielaborate e contaminate, più svizzere che italiane, proprio come le citate Beckeria, Ticketteria, Schreineria: un italiano inventato, ibridizzato, creolizzato.
Molti sono gli esempi nel campo della ristorazione, con parole che ricordano l’italiano nei nomi scelti per ristoranti o bar come Pittaria e Schickeria.
Vediamo che è nelle città, nei nostri agglomerati urbani, che si trovano le manifestazioni della diversità culturale e quindi anche linguistica di chi ci vive. E così le differenze diventano risorse, elementi non più da nascondere ma da scoprire e condividere.